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Gli esperti di autismo in Europa

Gli esperti di autismo in Europa

Le maggiori difficoltà nell’approcciarsi all’autismo sono legate alla sua eziologia vista la sua complessità e le implicazioni di gravità variabile. Questa malattia neuropsichiatrica comportamentale colpisce le funzioni cerebrali deputate al comportamento, causando difficoltà relazionali e di integrazione sociale, è più corretto parlare di disturbi dello spettro autistico (ASD) perché si registrano differenti quadri patologici con effetti di tipo neurologico, comportamentale e linguistico. Un approccio diverso alla malattia intrapreso dalle nuove generazioni di medici ha permesso di superare l’ipotesi secondo la quale l’autismo avesse un’origine psicologica o fosse legata a fattori legati ai geni, oggi si sostiene che la genetica abbia un peso centrale nella manifestazione della malattia in combinazione ad altri fattori tra cui quelli ambientali; le condizioni esterne tendono ad interagire con i geni durante la fase di sviluppo del soggetto, una tesi supportata da alcuni test di vulnerabilità genetica o di suscettibilità genetica.

In ambito neurologico si è spiegata l’insorgenza dell’autismo con l’attivazione della microglia, ossia delle cellule che si occupano della difesa immunitaria nel sistema nervoso centrale. Nel cervello di un autistico si riscontra un ridotto numero di cellule nervose ed un aumento della parte bianca con cellule infiammatorie. Una concentrazione accresciuta di cellule della microglia risulta dannosa perchè determina la genesi di sostanze negative per i neuroni, iperattività elettrica dei neuroni ed affaticamento neuronale. Il dottor Vergas ha individuato in una citochina infiammatoria come l’interferone gamma, la fonte di infiammazioni severe di vari organi che producendo sostanze infiammatorie, quando giungono sulla microglia creano sostanze tossiche per neuroni.

Il neurochirurgo Blaylock fa riferimento all’attivazione delle cellule della microglia nei casi di autismo: quando queste cellule vengono attivate producono citochine infiammatori e radicali liberi che ossidano le cellule e generano un neurotrasmettitore tossico come il glutammato. L’attivazione della microglia viene spiegata da Blay coinvolgendo un processo di stress ossidativo, dovuto alla presenza di metalli pesanti nel corpo o provocato da flogosi. Lo stress ossidativo nei soggetti autistici è dovuto all’incapacità di controllare l’azione tossica dell’ossigeno a causa di un metabolismo indebolito che non riesce a contrastare i radicali liberi che scatenano sofferenza cellulare.

Alcuni dottori hanno riconosciuto come causa dei disturbi autistici delle alterazioni del meccanismo metabolico: Sidney Baker ha identificato nel ciclo della metilazione e transulfurazione, il responsabile della produzione del glutatione (GSH), un nocivo antiossidante. Attraverso il processo di metilazione l’omocisteina viene trasformata in metionina dalla vitamina B12 e dall’acido folico; gli autistici presentano un livello più basso di cellule mastociti rispetto ai bambini sani, quindi è necessario rafforzare il ciclo della metilazione con una dieta disintossicante a base di vitamina B12 , acido folico, betaina.

Numerosi studi clinici hanno rilevato negli autistici delle concentrazioni di metalli pesanti dovute all’incapacità di liberarsene come fanno gli individui sani attraverso gli organi escretori; l’esposizione al mercurio può avvenire con intossicazioni alimentari dovute al consumo da parte delle gestanti di tonno, pesce spada e salmone consigliati perché fonti di omega 3; inoltre le intossicazioni da metalli pesanti possono essere veicolate dall’acqua e dall’aria ma l’insorgenza dell’autismo colpirebbe solo alcuni soggetti geneticamente predisposti al deficit nel ciclo della metilazione e transulfurazione.

Diversi studiosi che hanno investigato l’autismo hanno notato delle alterazioni immunitarie del TH1, un deficit che impedisce la difesa contro virus e funghi, con sbilaciamento del sistema TH2, che causerebbe allergie e processi autoimmunitari con produzione di citochine infiammatorie che attivano la microglia.

L’eziologia dell’autismo spesso è stata relazionata ai vaccini, nei decenni passati diversi medici hanno riscontrato nei bambini autistici residui del virus vaccinale contro il morbillo, obbligatorio nel primo anno di vita; la vaccinazione causerebbe un’eccessiva sollecitazione dei bambini con deficit immunitario che esporebbe il soggetto a diversi agenti nocivi.

L’autismo è stato anche spiegato con indagini sperimentali su alcune problematiche gastrointestinali tipiche dei malati quali: megaretto, rigonfiamento addominale, gas intestinali, proliferazione di batteri nella mucosa intestinale. Il dottor Theoharides ha illustrato come l’infiammazione intestinale possa creare un’infiammazione celebrale da contrastare eliminando dalla dieta sostanze che favoriscono l’attivazione di microglia quali: caseina, glutine, costrilium difficile, lipopolisaccaridi che stimolano le cellule linfocitarie a produrre citochine infiammatorie, Interuchina 1, TNF.

Per individuare le mutazioni connesse con la comunicazione sensoriale e le risposte neurologiche, gli studi si sono concentrati sul sequenziamento genico, alcuni ricercatori newyorkesi hanno analizzato la porzione di DNA che codifica per le proteine identificando più di 107 geni che esporebbero all’insorgenza dell’autismo. I ricercatori del Gruppo Roche a Basilea hanno identificato una regione cerebrale chiamata abenula che controlla il comportamento sociale: l’aumento dell’attività di questa regione causava nei topi esaminati problemi sociali.

Si è ipotizzato che le difficoltà sociali dei disturbi autistici potrebbero dipendere da tale alterazione risolvibile regolando questo circuito come è avvenuto con i topi sottoposti ad attivazione della regione prefrontale. Diminuendo l’attività dell’abenula sarebbe possibile trattare le carenze sociali per questo è importante formulare degli approcci terapeutici mirati per i disturbi autistici.

In Italia uno degli studiosi più influenti dell’autismo infantile è il dottor Nicola Antonucci, collaboratore del Centro Heliantus di Bari, il quale considera l’autismo un’encelofapatia multisistemica che risente non solo della componente genetica ma anche dell’influenza di altri fattori tra cui quelli nutrizionali. Per il dottor Antonucci risulterebbe efficace adottare specifici trattamenti intestinale seguendo la scuola di pensiero delle 3 erre in voga negli USA che consiste nella: rimozione dei cibi tossici; rimozione della disbiosi; riparazione.

I pazienti dovrebbero eliminare dal regime alimentare latte, formaggi, pane, pasta, cereali con glutine almeno per un mese per beneficiare di effetti positivi sulle capacità sensoriali, comunicative e motorie. Per quanto riguarda l’eliminazione dei patologici intestinali è necessario contrastare principalmente i funghi che provocherebbero alcune manifestazioni della sintomatologia dell’autismo: iperattività e disturbi intestinali, da trattare con farmaci antifungini ed antifungini naturali (probiotici, magnesio, omega 3). Per risolvere gli effetti a livello intestinale, Antonucci propone dei trattamenti per contrastare le intossicazioni alimentari e celebrali agendo su intestino e cervello.

Il dottor Antonucci ha intrapreso una cura rivoluzionaria dell’autismo beneficiando della collaborazione dell’esperta di iridologia Rosa Angela Racanelli, è stato possibile dimostrare l’efficacia dell’idrocolonterapia sui problemi di infiammazione associati all’autismo. Un trattamento efficace per i bimbi autistici secondo Antonucci è offerto dalla camera iperbarica (barocamera).

Gli autistici risentono di un ridotto volume dei vasi saguigni con alterata circolazione, grazie alla barocamera si crea sotto pressione producendo ossigeno a basso livello di pressione e di migliore qualità, si ossigenano così le zone periferiche del cervello soggette ad una ridotta concentrazione ematica perchè infiammate.

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